Esiste davvero un piatto più adatto ai bambini?

Un errore molto comune tra le famiglie è quello di associare il termine “cibo adatto” ai bambini con il termine “cibo che piace ai bambini”.

Purtroppo questa correlazione è decisamente scorretta, perché non deve esistere un piatto più adatto ai bambini in termini di gradimento, ma caso mai solo in termini di sicurezza: ad esempio, fino ad un anno di età è consigliabile non dare al bambino cibi troppo speziati o troppo saporiti perché potrebbero irritare il loro tratto gastro intestinale.

Il pensiero che al bambino vadano proposti solo determinati cibi solamente perché si sa per certo che siano di suo gradimento ci fa avere dei pregiudizi nei loro confronti perché a priori si pensa che i bambini siano capricciosi e prevedibili e quindi automaticamente si pensa che non apprezzerebbero altro che i soliti cibi monotoni quali pasta in bianco, al pomodoro, pizza, patatine fritte, wurstel ecc. Invece dovremmo abbandonare questo pregiudizio e lasciare la libertà a nostro figlio di scegliere qualsiasi alimento e qualsiasi pietanza voglia assaggiare (anche se siamo al ristorante), magari consigliandone una porzione più piccola rispetto a quella degli adulti o che magari contenga una quantità di grassi inferiore.

Solamente in questo modo il bambino si avvicinerà piano piano a qualsiasi tipo di pietanza e aiutandolo in questo percorso faremo in modo che la sua alimentazione sia il più possibile varia perché nessun alimento contiene tutti i micro e i macro nutrienti utili alle funzioni del nostro organismo quindi variare è l’unica soluzione.