Esistono svariati fattori in grado di condizionare le scelte alimentari del bambino: tra questi abbiamo il tipo di cibo, la varietà degli alimenti, la presentazione degli alimenti e il contesto in cui li si consuma e le abitudini familiari. Sicuramente l’alimentazione alimentare in questo contesto riveste un ruolo fondamentale per la prevenzione dell’instaurarsi di cattive abitudini.
Gli errori alimentari più diffusi nell’alimentazione dei bambini risultano spesso essere: l’eccessivo introito calorico, un regime alimentare monotono e poco vario, la mancanza di assunzione della colazione e un eccessivo consumo di snack ad elevato tenore calorico ma allo stesso tempo nutrizionalmente poveri.
In particolar modo, la colazione rappresenta un problema molto diffuso nei bambini e negli adolescenti, sia in termini di quantità e qualità nutrizionale, sia perché spesso viene saltata del tutto. Questa è un’abitudine errata perché, così facendo, si va ad alterare il ritmo fame/sazietà, e si finisce poi per cedere a una serie di spuntini consumati a caso nel corso della giornata, spesso inadeguati e compulsivi, con una conseguente predisposizione all’aumento di peso. Inoltre è ormai accertato che l’assenza di colazione determina un aumento del senso di fatica e influisce negativamente sulle capacità di concentrazione e apprendimento.
Un altro errore nutrizionale è l’errata ripartizione di energia durate la giornata, ad esempio fare degli spuntini troppo frequenti o troppo calorici rispetto ai pasti principali. Inoltre, spesso l’apporto di zuccheri, sale, salumi, carne e formaggi è nettamente superiore ai livelli di assunzione raccomandati.
Infine, i bambini non vanno obbligati a mangiare in tutti i casi, infatti il rifiuto del cibo può essere causato da uno scarso appetito, ma spesso può anche essere un modo per attirare l’attenzione dei genitori, oppure può essere determinato da diete monotone e pasti abbondanti. Dunque i bambini andrebbero lasciati idealmente liberi e la dieta dovrebbe essere ben bilanciata, varia e gli alimenti dovrebbero essere presentati in più forme per evitare l’effetto di noia nel mangiarli.
Altre problematiche sempre più diffuse tra gli adolescenti sono il consumo di energy drink, che stanno rimpiazzando le classiche bibite, e quello di alcool, soprattutto sotto forma di super alcolici. Due criticità che spesso si sovrappongono con effetti ancora più deleteri. Gli energy drink causano il superamento della dose giornaliera raccomandata di caffeina e questo si traduce in irrequietezza, palpitazioni, insonnia, ansia, irritabilità. L’alcool, dall’altra parte, non dovrebbe neanche essere preso in considerazione dagli adolescenti, poiché influisce negativamente sullo sviluppo fisico e in particolar modo sul normale sviluppo del sistema nervoso. Quando poi si associano alcol e energy drink i danni si amplificano.
In questo contesto è necessario prendere in considerazione anche il problema della scarsa attività fisica. Gli adolescenti, crescendo, diventano più sedentari, e questo aspetto, sommato ai precedenti, va a incidere ulteriormente in modo negativo sulla loro salute presente e futura. I dati indicano che meno di un adolescente su dieci svolge almeno un’ora di attività fisica al giorno.
Prendendo in considerazione questi aspetti emerge che per gli adolescenti esistono quindi diverse insidie legate ad una cattiva alimentazione che possono portare a ripercussioni più o meno future sulla salute.