Un’ulteriore ragione che esalta il ruolo della mensa scolastica è il suo potere di unire i bambini.
La socializzazione non si sviluppa, infatti, solo con il gioco e con le attività ludiche, ma anche quando si è seduti tutti insieme attorno ad una tavola. Per i bambini il momento della mensa deve assumere una duplice valenza: deve essere un momento di educazione alimentare che pone attenzione alla qualità e alla varietà delle proposte alimentari e come momento dello “stare insieme”, del raccontarsi a vicenda e del confidarsi.
Se i bambini riescono ad instaurare un bel gruppo e una bella amicizia sarà sicuramente più divertente e spensierato anche il momento del pasto.
Spesso può succedere anche che un bambino o un piccolo gruppo di bambini possa influenzare tutti gli altri verso il rifiuto per un alimento: in questo caso giocano un ruolo fondamentale le maestre che devono imparare a conoscere le dinamiche della classe, riconoscere il bambino o il gruppo di bambini che può influenzare negativamente gli altri e ristabilire un comportamento corretto. In che modo? Rieducando i bambini alla riduzione degli scarti, controllando che siano servite loro le giuste porzioni e insegnando a valorizzare la “varietà” degli alimenti e dei pasti.
Dunque le maestre nel momento del pranzo hanno il compito di promuovere la socializzazione tra i bambini e per farlo è importante anche creare un’atmosfera adeguata, dunque calma e piacevole, l’ambiente deve essere anch’esso appropriato ed esteticamente gradevole per i bambini. Le maestre devono fare in modo che i bambini, inoltre, non distolgano l’attenzione dalla socializzazione e che non si creino stress e disagi per loro: quindi è importante che questi mangino fino alla sazietà senza insistere nel “finire il piatto”, non far loro aspettare il cibo per troppo tempo, e lasciarli liberi di allontanarsi dal tavolo tutti insiemi in modo da continuare quel processo di socializzazione iniziato al tavolo e devono infine poter essere liberi di sedersi accanto a chi desiderano.